Le infezioni correlate all’assistenza (ICA), comunemente chiamate infezioni ospedaliere, sono causate dall’interazione di tre principali fattori: le caratteristiche del paziente, l’ambiente ospedaliero e i microrganismi coinvolti. Si tratta di infezioni acquisite durante il ricovero o in seguito a procedure mediche che avvengono in ambienti sanitari, come interventi chirurgici o trattamenti prolungati, e che possono manifestarsi anche a distanza dal momento del ricovero, talvolta persino dopo il ritorno a casa.
Pazienti a maggior rischio
Alcune persone sono più vulnerabili a contrarre ICA: pazienti immunodepressi, anziani o con condizioni croniche come malnutrizione, diabete, tumori, patologie renali o epatiche. Le infezioni ospedaliere risultano particolarmente frequenti anche in pazienti che subiscono interventi invasivi o procedure intensive, come l’intubazione, la dialisi o l’inserimento di dispositivi medici (come i cateteri venosi centrali).
Rischi ambientali negli ospedali
Oltre alle condizioni del paziente, l’ambiente ospedaliero stesso può rappresentare un rischio per la trasmissione delle infezioni. Le superfici, i letti, gli oggetti presenti nelle stanze e le persone che entrano in contatto con il paziente (operatori sanitari, familiari e visitatori) possono essere portatori di patogeni. La qualità dell’igiene generale, la gestione dei sistemi di ventilazione e il mantenimento delle strutture hanno un ruolo chiave nella prevenzione. Anche i microrganismi stessi presentano delle variabili importanti. Alcuni patogeni, come il virus del morbillo, si trasmettono facilmente attraverso l’aria; altri, come i batteri multiresistenti, possono persistere a lungo sulle superfici e diffondersi soprattutto per contatto.
Le ICA si trasmettono principalmente tramite contatto diretto o indiretto: quando si tocca un paziente infetto, oppure attraverso superfici e oggetti contaminati. Un’altra modalità di contagio è la trasmissione per goccioline (droplet), che avviene tramite saliva durante la tosse o uno starnuto, tipica di infezioni come l’influenza. Infine, alcuni agenti patogeni possono trasmettersi per via aerogena, diffondendo minuscole particelle infette nell’aria, come avviene con il morbillo.
Prevenzione delle ICA: pratiche sanitarie e misure di sicurezza
Il rispetto delle pratiche sanitarie da parte del personale medico sanitario rimane il modo principale per prevenire queste infezioni, oltre all’uso di dispositivi di protezione e la raccomandazione ai pazienti di sanificare spesso le proprie mani.
Tuttavia, è importante sapere che, se si contrae un’infezione ospedaliera è possibile richiedere un risarcimento: fino a 10 anni di tempo per la richiesta alla struttura sanitaria e 5 anni per il risarcimento dal medico operante, in caso di accertata responsabilità.
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