Le infezioni ospedaliere, o Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA), rappresentano ancora oggi una seria minaccia in Italia. Con 530.000 casi e 7.800 decessi all’anno, il nostro Paese detiene uno dei tassi più alti in Europa. Queste infezioni, spesso causate da batteri resistenti agli antibiotici, sono un problema che tocca non solo i pazienti ma l’intero sistema sanitario.
Terapie intensive: il fronte più esposto
Le Unità di Terapia Intensiva (UTI) sono il terreno più fertile per le ICA. I pazienti, già in condizioni critiche, subiscono spesso procedure invasive e lunghe degenze, che li espongono ulteriormente a queste infezioni. Le ICA tendono a manifestarsi entro 48 ore dal ricovero e includono polmoniti, infezioni del sangue, chirurgiche, urinarie e gastrointestinali tutte con un alto tasso di mortalità.
Il lavoro dietro le quinte: i programmi di prevenzione
In Italia, sono attivi programmi dedicati che monitorano i dati provenienti da centinaia di reparti di terapia intensiva, con l’obiettivo di migliorare la gestione delle cure e ridurre il rischio di infezioni. Questi programmi rappresentano un passo avanti nella lotta alle ICA, ma c’è ancora molto da fare per garantire la sicurezza di tutti i pazienti.
La buona notizia è che la metà di queste infezioni potrebbe essere evitata con le giuste precauzioni. La cattiva notizia? Solo il 30% degli ospedali italiani ha un reparto specializzato in malattie infettive. Sono in corso programmi che monitorano i dati di centinaia di reparti di terapia intensiva per migliorare le cure e ridurre i rischi di infezioni, ma resta una lunga strada per rendere il sistema sanitario più sicuro ed efficiente.
Come affrontare oggi il problema
Una risposta efficace è sicuramente l’approccio multidisciplinare e l’implementazione di strategie di prevenzione mirate, al fine di garantire la sicurezza e il benessere dei pazienti all’interno delle strutture sanitarie italiane.
Sei stato vittima di un errore medico?
Se hai subito un danno a causa di un intervento medico, la salute tua o di una persona cara è peggiorata dopo un trattamento, ritieni che ci siano state negligenze da parte del personale sanitario, hai ricevuto una diagnosi o una terapia sbagliata o hai contratto un’infezione ospedaliera o legata a protesi impiantate, hai fino a 10 anni di tempo per richiedere il risarcimento alla struttura sanitaria e 5 anni al medico operante.
Noi di A.P. Risarcimento & Consulenza da anni ci occupiamo di assistere le vittime in casi di malasanità con l’obiettivo di ottenere il risarcimento per i danni subiti a causa di errori medici o strutturali. La nostra missione è di essere vicini ai pazienti e alle loro famiglie, mediando con gli enti ospedalieri responsabili per assicurare una risoluzione equa e tempestiva.
Il nostro team è composto da avvocati e medici legali specializzati che hanno ottenuto numerose vittorie, sempre pronto a tutelare e difendere i tuoi diritti.