Negli ultimi anni, i concetti di mobbing e straining sono diventati sempre più centrali nelle cause di risarcimento per danni subiti sul lavoro, dove condizioni oppressive possono influire negativamente sulla salute e sul benessere dei lavoratori.
Cos’è il Mobbing?
Il mobbing si verifica quando un lavoratore è oggetto di comportamenti offensivi e sistematici che mirano a isolarlo, svalutarlo o, addirittura, a indurlo a lasciare il posto di lavoro. Perché si possa parlare di mobbing è essenziale che queste condotte siano ripetute e caratterizzate da un’intenzione persecutoria: una serie di azioni mirate, attuate consapevolmente, per ledere il lavoratore, sia dal punto di vista psicologico sia professionale.
Chi subisce mobbing può sperimentare sintomi di disagio psicofisico, come ansia, depressione o disturbi del sonno, per cui il risarcimento mira a compensare non solo il danno economico derivante dalla perdita di opportunità professionali, ma anche il danno morale e alla salute.
Straining: un comportamento stressante senza intenzione persecutoria
Lo straining rappresenta una forma di stress lavorativo che, pur non avendo la stessa caratterizzazione di intenzionalità del mobbing, comporta comunque condizioni lavorative opprimenti. Si tratta di episodi isolati o singole decisioni del datore di lavoro che, sebbene non configurabili come un’attività di mobbing, pongono il lavoratore in una situazione di disagio prolungato e costante.
Questo tipo di trattamento, che può includere sovraccarico di lavoro, assegnazione a mansioni inferiori o assenza di adeguato supporto, è riconosciuto come lesivo della dignità e della salute del lavoratore, aprendo la strada al risarcimento del danno subito.
Dunque, il mobbing e lo straining si differenziano per l’intenzionalità e la frequenza degli episodi. Mentre il mobbing prevede azioni reiterate e intenzionali mirate a emarginare o danneggiare il lavoratore, lo straining si manifesta tramite episodi isolati che creano comunque un ambiente di disagio costante, ma senza una chiara volontà persecutoria.
Risarcimento del danno: Patrimoniale e Non Patrimoniale
Il risarcimento per mobbing e straining può comprendere sia danni patrimoniali, relativi alla perdita di possibilità professionali e retributive, sia danni non patrimoniali, ovvero legati alla sofferenza psicologica e fisica subita.
Per ottenere il risarcimento, è fondamentale provare l’impatto di queste condotte sulla propria salute e sfera emotiva, spesso ricorrendo a documentazione medica e, in alcuni casi, alla perizia di esperti che valutino il danno in base agli obblighi del datore di lavoro. Infatti, l’art. 2087 del Codice Civile impone al datore di lavoro il dovere di garantire condizioni di lavoro sicure e di tutela per la salute e dignità del lavoratore, in modo che anche le situazioni di straining possano rientrare nel risarcimento.
Il risarcimento del danno è un tuo diritto
Essere informati su mobbing e straining è fondamentale per chiunque si trovi in un contesto lavorativo opprimente o lesivo della propria dignità e salute. Conoscere i propri diritti e le modalità per richiedere il giusto risarcimento può fare la differenza, restituendo non solo un risarcimento economico, ma anche il rispetto e la serenità che ogni lavoratore merita.
Se pensi di essere stato coinvolto in episodi di mobbing o straining e desideri fare chiarezza sulle possibilità di ottenere un risarcimento, richiedi una consulenza gratuita con noi di A.P. Risarcimento & Consulenza. Valuteremo insieme la tua situazione, analizzando nel dettaglio ogni aspetto per aiutarti a comprendere le opportunità legali e le vie migliori per tutelare i tuoi diritti e ottenere il giusto risarcimento.
AP Risarcimento & Consulenza è una società presente su tutto il territorio italiano, il nostro team è composto da avvocati e medici legali, che da oltre 10 anni si occupa di casi di risarcimento dei danni nei casi di malasanità, infortuni sul lavoro, malattie professionali e previdenza.