Il mese di febbraio 2025 ha introdotto aggiornamenti significativi nel settore del risarcimento danni alla salute, con interventi normativi mirati a garantire una maggiore tutela dei cittadini. Dall’adozione della Tabella Unica Nazionale per il danno non patrimoniale, all’adeguamento delle norme sulla sicurezza farmaceutica, fino agli stanziamenti della Legge di Bilancio per il rafforzamento della sanità pubblica, ecco un’analisi dettagliata delle principali novità.
Tabella Unica Nazionale per il danno non patrimoniale
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’introduzione della Tabella Unica Nazionale (TUN) per il risarcimento del danno non patrimoniale, ufficializzata con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 18 febbraio 2025 e con entrata in vigore prevista per il 5 marzo 2025.
Questa tabella stabilisce criteri uniformi per la quantificazione del danno biologico e morale derivante da incidenti stradali, infortuni sul lavoro e responsabilità medica. L’obiettivo primario è garantire maggiore equità e omogeneità nelle valutazioni risarcitorie, evitando disparità tra le diverse giurisdizioni e riducendo i tempi delle controversie.
In precedenza, un individuo vittima di un grave danno alla salute a causa di un errore medico o di un sinistro stradale poteva ottenere risarcimenti significativamente diversi a seconda del tribunale di competenza. Con l’introduzione della TUN, si assicura una maggiore coerenza nelle valutazioni e nei riconoscimenti economici.
Nuove norme europee sulla sicurezza farmaceutica
Il 6 febbraio 2025 è stato promulgato il Decreto Legislativo n. 10, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 febbraio, che recepisce le disposizioni europee in materia di sicurezza farmaceutica. Le nuove norme impongono requisiti più stringenti per l’imballaggio dei medicinali al fine di prevenire la contraffazione. Tra le misure introdotte:
- Codice identificativo univoco, per garantire la tracciabilità completa del farmaco lungo la filiera distributiva.
- Sigillo anti-manomissione, finalizzato a impedire la riutilizzazione di confezioni alterate o già aperte.
Queste disposizioni rappresentano un passo avanti nella tutela dei pazienti, riducendo il rischio di esposizione a farmaci non certificati.
Un paziente sottoposto a cure oncologiche, ad esempio, potrà verificare con maggiore sicurezza la provenienza e l’integrità dei farmaci prescritti, riducendo il rischio di ricevere trattamenti non conformi agli standard di sicurezza.
Potenziamento della sanità pubblica nella Legge di Bilancio 2025
La Legge di Bilancio 2025 ha destinato risorse aggiuntive per il miglioramento del Servizio Sanitario Nazionale, con un focus particolare sulla riduzione delle liste d’attesa, sull’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e sul rafforzamento delle cure palliative.
I principali interventi comprendono:
- Riduzione delle liste d’attesa: stanziati 61,5 milioni di euro per il 2025 e 123 milioni annui dal 2026, per incrementare le prestazioni sanitarie erogate.
- Aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA): previsto un investimento di 50 milioni di euro annui, a partire dal 2025, per aggiornare le prestazioni sanitarie e assistenziali coperte dal Servizio Sanitario Nazionale.
- Maggiori fondi per le cure palliative: il fondo nazionale è stato incrementato di 10 milioni di euro, migliorando l’accesso all’assistenza per i pazienti con patologie croniche e terminali.
Grazie a queste misure, sarà possibile abbattere i tempi di attesa per visite specialistiche e garantire un miglior accesso alle prestazioni sanitarie, con un impatto diretto sulla qualità dell’assistenza per milioni di cittadini.
Risarcimenti per diagnosi errate: un’attenzione crescente dalla giurisprudenza
La tutela legale per chi subisce danni a causa di errori diagnostici è un tema che sta acquisendo crescente rilevanza nelle aule di tribunale. Le recenti evoluzioni giurisprudenziali e normative dimostrano una maggiore attenzione verso i pazienti che, a causa di una diagnosi errata, vedono compromessa la loro salute e le possibilità di cura.
Per ottenere un risarcimento è necessario dimostrare:
- L’erroneità della diagnosi (es. una patologia oncologica non riconosciuta per tempo);
- Il danno subito (aggravamento della condizione clinica a causa dell’errore medico);
- Il nesso causale tra l’errore e il danno patito.
Un paziente a cui viene erroneamente diagnosticata una patologia lieve al posto di una malattia grave potrebbe subire un peggioramento significativo del quadro clinico a causa del ritardo nelle cure adeguate. La crescente attenzione della giurisprudenza su questo tema ha portato a un numero sempre maggiore di sentenze che riconoscono il diritto al risarcimento in questi casi, stabilendo criteri più chiari per la valutazione della responsabilità medica.
Le novità introdotte a febbraio 2025 segnano un’evoluzione significativa nella tutela dei cittadini. La Tabella Unica Nazionale migliorerà l’uniformità dei risarcimenti, le nuove disposizioni europee rafforzeranno la sicurezza farmaceutica, la Legge di Bilancio potenzierà l’efficienza del sistema sanitario, e una maggiore attenzione sarà riservata ai risarcimenti per errori diagnostici.
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